
Superbonus: l’incognita delle polizze catastrofali nelle aree sismiche
Un nuovo obbligo assicurativo grava sui cittadini delle aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009, introdotto dal Governo Meloni con il decreto n. 212/2023. Questo obbligo riguarda coloro che usufruiscono del Superbonus 110% per la ricostruzione, valido fino al 2025
27 SETTEMBRE 2024
Un nuovo obbligo assicurativo grava sui cittadini delle aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009, introdotto dal Governo Meloni con il decreto n. 212/2023. Questo obbligo riguarda coloro che usufruiscono del Superbonus 110% per la ricostruzione, valido fino al 2025. Tuttavia, l’operatività del provvedimento dipende dall’emanazione di un decreto attuativo da parte del Ministero dell’Economia e del Mimit.
La norma impone la sottoscrizione di una polizza assicurativa contro calamità naturali, entro un anno dalla conclusione dei lavori beneficiati dal Superbonus. Tale obbligo si applica solo nei territori dichiarati in stato di emergenza, tra cui Abruzzo, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Campania (con particolare riferimento a Ischia) e Molise, e riguarda esclusivamente i lavori avviati dopo il 31 dicembre 2023.
L‘obbligo di assicurazione si applica solo per il Superbonus e non per altre forme di contributo alla ricostruzione. Rimangono in sospeso alcune questioni, tra cui l’eventuale effetto retroattivo della norma e le sanzioni per la mancata sottoscrizione delle polizze. In teoria, la mancata sottoscrizione potrebbe comportare la decadenza dalle agevolazioni fiscali, ma il decreto non specifica chiaramente le conseguenze.
Il provvedimento si inserisce in un contesto di continui cambiamenti normativi sulle agevolazioni fiscali e sarà fondamentale comprendere come influirà su chi ha già realizzato lavori utilizzando lo sconto in fattura.