PA: pronti alla semplificazione e alla svolta digitale
Il ministro della Pubblica Amministrazione illustra gli ambiti d'intervento dell'immediato futuro
30 NOVEMBRE 2020
Il ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone ha rilasciato la scorsa settimana un’intervista al Sole 24 Ore in cui ha affrontato alcune tematiche basilari con cui il Paese dovrà confrontarsi nel prossimo futuro: “Il nuovo ciclo di fondi Ue, la grande sfida del programma Next Generation Eu, ma più in generale la necessità di mettere a terra rapidamente progetti e investimenti. La Pubblica Amministrazione, che è l’infrastruttura nodale della nazione, deve farsi carico del compito che le spetta”. Ecco dunque come cambierà il volto della PA una volta che saranno ultimate le riforme in cantiere.
“Nuove competenze e spinta alla digitalizzazione, rivoluzione organizzativa e smart working, reingegnerizzazione dei processi e attenzione alla valutazione effettiva delle performance: sono queste le direttrici su cui stiamo agendo per una Pubblica Amministrazione più vicina a cittadini e imprese.” Così ha proseguito Dadone prima di soffermarsi su un argomento fortemente attuale: “sul fronte della semplificazione, autentica vexata quaestio, ribadisco che snellire davvero la macchina amministrativa non è un esercizio che si possa affidare a interventi spot o calati dall’alto. E soprattutto non si semplificano le norme aggiungendone altre; diventerebbe un’inutile fatica di Sisifo. Ecco perché nel decreto Semplificazioni, che è stato un primo importante passo, abbiamo previsto il rilancio dell’Agenda di semplificazione per la ripresa 2020-2023 che proprio lunedì ha avuto il via libera della Conferenza unificata” (ne abbiamo trattato qui).